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SPDC E TERRITORIO: COME CRESCERE INSIEME
Negli ultimi anni l’organizzazione dei servizi psichiatrici ha visto scemare lo storico dualismo di contrapposizionetra una psichiatria ospedaliera ed una psichiatria di territorio. I sostenitori dell’una o dell’altraparte, memori dell’esperienza manicomiale, si sentivano gli alfieri del modo giusto di fare clinica psichiatrica,relegando il ruolo dell’altra parte all’assistenza o alla coercizione ospedaliera.Come spesso accade in grandi battaglie, i contendenti si scoprono superati dagli eventi e così è accadutoin questo caso. L’aziendalizzazione, la regionalizzazione dei servizi sanitari ha radicalmente modificato laprospettiva rendendo di fatto necessario costruire una risposta collaborativa tra servizi diversi al fine diprodurre una risposta omogenea e sostenibile al bisogno di salute psichica presente nella popolazione.I temi attuali sono pertanto riferibili a questioni cliniche e organizzative nei diversi contesti.Emerge con sempre maggiore chiarezza una necessità di affrontare le tematiche come servizio.Risultano dunque centrali questioni come la diagnosi precoce ed il trattamento degli esordi della patologiaschizofrenica e bipolare. Il rapporto tra la gestione acuta in SPDC e la necessità di proseguire una presain carico intensiva nei servizi territoriali.Il tema della specificità dei servizi sia in ambito ospedaliero che territoriale, fornendo in alcuni casi luoghidi cura pensati ed organizzati per singole patologie o fasi di trattamento. Pertanto il tema non è più sedeve esistere un reparto per i Disturbi dell’Umore, ma come un servizio tra ospedale e territorio può organizzarespecifiche risposte di cura.Emerge in modo nuovo anche il tema della responsabilità dell’agire medico con specifiche declinazioni deitemi legati alla posizione di garanzia nei confronti del soggetto affetto da gravi patologie psichiche. Laresponsabilità del servizio di salute mentale e le diverse declinazioni durante il ricovero e nel trattamentoterritoriale.Le modificazioni della patologia, l’emergenza legata alla comorbidità per l’abuso di sostanze stupefacenti,la gestione della fase acuta con le problematiche di ordine internistico e comportamentale che rendononecessaria una specifica competenza e dotazione strumentale, ma anche la risposta territoriale a questotipo di problematica, i rapporti con i servizi per le dipendenze, le specifiche competenze e responsabilità.Ed infine il tema del finanziamento, non più legato ad una singola struttura ma con una responsabilizzazionefortemente connessa alla definizione della missione di un Dipartimento di Salute Mentale su uno specificoterritorio. Tale punto di vista meglio permette, in una fase storica di riduzione delle risorse e di definizionedi costi standard per i servizi di meglio valorizzare la necessità dei nostri interventiIn conclusione emerge una assoluta necessità di pensare e agire in una dimensione di serviziterritoriali/ospedalieri, capaci di fornire risposte orientate alle necessità di cura espresse in uno specificomomento della malattia ma all’interno di un percorso che può ed in molti casi deve coinvolgere l’interoDipartimento di Salute Mentale.